domenica 8 febbraio 2015

Paolo di Tarso, l'ideologo della sottomissione: le donne e gli schiavi

Paolo (o Saulo) di Tarso, noto come san Paolo, fu uno scrittore e teologo cristiano. Secondo i testi biblici, Paolo era un ebreo ellenizzato che godeva della cittadinanza romana e che si convertì al cristianesimo mentre da Gerusalemme si recava a Damasco (l'episodio è assai noto, per approvondimenti cliccate qui)
Paolo è considerato il più importante discepolo di Cristo, tuttavia, sebbene coevo, non fu tra i dodici apostoli, né incontrò mai Gesù.
Contrariamente a Gesù che aveva pensieri di uguaglianza sociale, elevando e dando pari dignità alle donne e alla gente umile che viveva ai margini della società, Paolo sembra essere più conservatore, ponendo alle basi del neo-movimento cristiano l'inferiorità della donna e degli schiavi, tanto che alcuni lo definiscono "l'ideologo della sottomissione".
Di conseguenza porgo alla vostra attenzione alcuni passi che si trovano nelle epistole di Paolo. Sta a voi trarre delle conclusioni personali. Buona lettura.



Sulle donne:

1-Timoteo 2,12 Non concedo a nessuna donna di insegnare, né di dettare legge all'uomo; piuttosto se ne stia in atteggiamento tranquillo. Perché prima è stato formato Adamo e poi Eva; e non fu Adamo ad essere ingannato, ma fu la donna che, ingannata, si rese colpevole di trasgressione. Essa potrà essere salvata partorendo figli, a condizione di perseverare nella fede, nella carità e nella santificazione, con modestia. 

Colossesi 3,18 Voi, mogli, state sottomesse ai mariti, come si conviene nel Signore.
Tito 2,5 [le donne] ...ad essere prudenti, caste, dedite alla famiglia, buone, sottomesse ai propri mariti, perché la parola di Dio non debba diventare oggetto di biasimo. 

1-Corinzi 14,34 Come in tutte le comunità dei fedeli, le donne nelle assemblee tacciano perché non è loro permesso parlare; stiano invece sottomesse, come dice anche la Legge.

1-Corinzi 11,8 E infatti non l'uomo deriva dalla donna, ma la donna dall'uomo; né l'uomo fu creato per la donna, ma la donna per l'uomo. 

1-Corinzi 14,35 Se vogliono imparare qualche cosa, interroghino a casa i loro mariti, perché è sconveniente per una donna parlare in assemblea. Forse la parola di Dio è partita da voi? O è giunta soltanto a voi? 

Efesini 5,22 Le mogli siano sottomesse ai mariti come al Signore; il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo della Chiesa, lui che è il salvatore del suo corpo. E come la Chiesa sta sottomessa a Cristo, così anche le mogli siano soggette ai loro mariti in tutto. 

1-Corinzi 11,7 L'uomo non deve coprirsi il capo, poiché egli è immagine e gloria di Dio; la donna invece è gloria dell'uomo. E infatti non l'uomo deriva dalla donna, ma la donna dall'uomo; né l'uomo fu creato per la donna, ma la donna per l'uomo. Per questo la donna deve portare sul capo un segno della sua dipendenza.

Sugli schiavi:

Tito 2,9 Esorta gli schiavi a esser sottomessi in tutto ai loro padroni; li accontentino e non li contraddicano, non rubino, ma dimostrino fedeltà assoluta, per fare onore in tutto alla dottrina di Dio, nostro salvatore. 

1-Corinzi 7,20 Ciascuno rimanga nella condizione in cui era quando fu chiamato. Sei stato chiamato da schiavo? Non ti preoccupare; ma anche se puoi diventare libero, profitta piuttosto della tua condizione! Perché lo schiavo che è stato chiamato nel Signore, è un liberto affrancato del Signore! 

1-Timoteo 6,1 Quelli che si trovano sotto il giogo della schiavitù, trattino con ogni rispetto i loro padroni, perché non vengano bestemmiati il nome di Dio e la dottrina. Quelli poi che hanno padroni credenti, non manchino loro di riguardo perché sono fratelli, ma li servano ancora meglio, proprio perché sono credenti e amati coloro che ricevono i loro servizi. Questo devi insegnare e raccomandare. 

Galati 4,30 Però, che cosa dice la Scrittura? Manda via la schiava e suo figlio, perché il figlio della schiava non avrà eredità col figlio della donna libera.

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